Navigatori chirurgici: quali i distretti anatomici interessati?

Il progetto si pone nell’ambito della navigazione chirurgica. Oggi, in alcuni settori, le chirurgie complesse possono già utilizzare la navigazione chirurgica, ovvero una guida che permette di portare in sala operatoria un progetto creato a partire da immagini del paziente. È necessario però migliorare la fruizione di questi navigatori da parte del chirurgo, che in alcuni tipi di interventi – soprattutto quelli a cielo aperto, quindi non quelli eseguiti in protocolli di chirurgia laparoscopica o robotica- si trova a non potersi focalizzare al 100% sul campo chirurgico e a dover distogliere lo sguardo per osservare il monitor del navigatore. Vostars vuole colmare questo gap, mettendo la navigazione a portata di sguardo, consentendo così al chirurgo di attuare un livello di focalizzazione massimo.

Il progetto elaborato a partire dalle immagini viene visivamente sovrapposto al paziente, il chirurgo si trova quindi a operare immerso nel progetto chirurgico, con una piena ergonomia tecnologica: l’ergonomia permette di sfruttare al meglio la tecnologia e di non limitare il suo utilizzo a casi particolarmente complessi, come invece avviene oggi.Quando si parla di navigazione chirurgica in cui si vuole usare la mappa del paziente ricostruita da immagini preoperatorie è ovviamente fondamentale riallineare la mappa col paziente stesso. Quindi, oggi la sfida più grande è costituita dalla fase di riallineamento che dev’essere più precisa possibile. Sui tessuti molli – quindi ad esempio su organi mobili come fegato, polmoni, stomaco-, che possono potenzialmente spostarsi dal momento in cui viene effettuata la TC all’inizio dell’operazione, o che semplicemente subiscono un micro-spostamento passivo dovuto alla respirazione o al battito cardiaco, è molto più complesso garantire precisioni millimetriche accurate. Si sta studiando moltissimo su questo argomento, ma si tratta di una sfida ancora aperta.

Nel momento in il team di Vostars ha deciso di voler apportare un beneficio clinico veloce e non lontano nel tempo, ha scelto di concentrarsi su quei distretti anatomici che sono più fermi, ovvero il testa-collo. Qui, le deformazioni e i movimenti sono molto limitati e quindi c’è una maggiore garanzia sull’aderenza tra le immagini pre-operatorie e il progetto poi eseguito in sala operatoria. Il team del progetto sta infatti svolgendo test su maxillo-facciale, la neurochirurgia, l’otorinolaringoiatria.

Il team del progetto sta prendendo in considerazione anche l’ambito ortopedico, anche perché uno dei partner del progetto lavora molto nella navigazione chirurgica ortopedica.

Immagine:  concetto pittorico creato da Photonics21

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